sabato 18 luglio 2015

Osservatorio Maggio - Giugno 2015
















































Siamo ad inizio estate e nessuna novità sotto  il sole, sono sempre i lavoratori che provano sulla loro pelle cosa voglia dire la negligenza e l’insicurezza. Alle volte, come nel caso dei cimiteriali di Senigallia, chi alza la testa per chiedere ciò che sarebbe il minimo (la sicurezza per se e per chi lavora al suo fianco) non solo viene cacciato dal proprio lavoro, gli vengono chiuse tutte le porte in faccia anche da quei sindacati che, come sappiamo spesso vedono i lavoratori solo come numeri sui fogli di pratiche. A quei lavoratori che si ostinano a non chinare il capo va tutta la nostra solidarietà ! Per il resto le Marche non ci danno nessuna novità sul campo
lavorativo, continuano le scoperte di luoghi di lavoro malsani e le condizioni di sfruttamento, come in un azienda tessile-calzaturiera di Serra de' Conti dove: su 19 persone impiegate 6 erano senza contratto. Poi quando i lavoratori non unendosi in sindacati liberi chiedono ciò che gli spetta vengono pestati e ricattati dal datore di lavoro come a Montecosaro dove alla richiesta delle buste paga per il permesso di soggiorno il padrone risponde picchiando il malcapitato con l’aiuto di complici e chiedendogli 250 euro per ogni copia delle proprie buste paga. Continuano licenziamenti  discriminatori permessi dal “presidente” del PD, 6 persone solo nella Vallesina. Proseguono sotto gli occhi silenti di molti  i vari caporalati nei cantieri e nelle
campagne marchigiane. C’è persino un cosiddetto sindacato agricolo che è felice del calo degli incidenti in agricoltura, lo saremo anche noi se il  dato non fosse spaventoso: 515 nel primo trimestre 2015, in un settore che al netto delle persone impiegate rimane quello con più alto rischio di morte. MA si rallegrano dei corsi sulla sicurezza realizzati, quando si conosce bene che fatto il corso, per non incappare in sanzioni, si continua il lavoro come prima, tanto i controlli sono in entità talmente ridicola che il rischio di essere scoperti e la conseguente multa è facilmente ammortizzata dai maggiori guadagni ottenuti dal lavoro non in regola su sicurezza e  diritti. Lavoratori, solo tutelando se stessi senza compromessi e mettendosi in mezzo in prima persona ci si potrà garantire la propria sicurezza e un lavoro che non uccida o comprometta la salute."

08 maggio     Falconara -incidente nella stabile in via cascame operaio di rompe un polso
                     Monsano - agricoltore di 79 anni muore schiacciato da una balla di fieno
                     staccatasi dal trattore che guidava il nipote
                     Ascoli - tecnico mediaset 50enne finisce in un burrone in zona monte 
                     ascenzione per un controllo antenne, riporta la frattura del braccio
14 Maggio -  Ancona  - dipendente di una ditta di giardinaggio di 27 anni  si ferisce 
                     gravemente ad un braccio ed una mano con una motosega 
                     cingoli - elettricista cade da una scala mentre esegue riparazioni, batte 
                     violentemente la testa e riporta trauma cranico  commotivo e frattura alla
                     base  cranica rimane in prognosi riservata in neurologia 
20 Maggio -  Fermo - camionista jesino di 36 anni riporta gravi ferite in un tamponamento
                     tra mezzi pesanti, rischia di perdere una gamba
                     Falconara - titolare di un bar eseguendo lavori di giardinaggio, finisce 
                     sotto il trinciaerba del trattore, soccorso in gravi condizioni con ferite
                     ad un braccio, una gamba ed un orecchio
                     Acquasanta - operaio di 59 anni della ditta sato  rimane impigliato con un 
                     braccio ad una cinghia collegata ad una trivella per terreno,
                     elitrasportato perde il braccio
07 Giugno -  Montecalvo in foglia - agricoltore muore in un incidente con il trattore 
08 giugno -  Ancona  - incendio in una barca a vela due vigili del fuoco nello
                     spegnimento accusano un colpo di calore portati in ospedale 
11 Giugno -  San Benedetto - agricoltore finisce schiacciato sotto l’attrezzo agricolo
                     che stava utilizzando elitrasportato in gravi condizioni 
                     Grottammare - operaia di un laboratorio finiscce con una gamba sotto le 
                     ruote del moletto 
13  Giugno - Ancona - operaio 60enne  rimane ferito al volto in un cantiere dalla 
                     rottura del disco di una mola, soccorso sembra in condizioni serie 
16 giugno -  Montegranaro  -calzaturificio in fiamme uno dei titolari rimane ustionato 
                     ad un braccio nel tentativo di tenere a bada le fiamme
20 giugno -  Agugliano - un camion che trasporta grano si ribalta, l’autista rimane tra
                     le lamiere del mezzo, elitrasportato in gravi condizioni

giovedì 16 luglio 2015

poltrone e sanità nelle Marche



Poltrone e sanità nelle Marche

Si dovrebbe concludere nelle prossime settimane il riassetto post-elettorale della sanità marchigiana. Qualcuno se ne andrà, specie se legato alla vecchia giunta. Altri resteranno. Altri ancora arriveranno freschi di nomina, specie se legati alla nuova giunta. Alcuni cambieranno poltrona, da quella dell’ASUR a quella dell’INRCA. Il balletto delle nomine è cominciato già da giorni sui media locali, e non riesce a scuotere l’afa estiva, e politica, che investe la regione.


Nei fatti nulla viene detto dell’operato dei dirigenti che se ne andranno. Hanno lavorato bene? E se lo hanno fatto perché vengono sostituiti? Al contrario se hanno lavorato male a cosa verrà posto rimedio? Scelte politiche da ripensare? Indirizzi di equità sanitaria da rivedere? Purtroppo nulla di tutto ciò trapela nella voglia di poltronissima sanitaria. E il fatto che il nuovo presidente regionale abbia tenuto per se l’assessorato alla salute lascia intendere quanto questo sia centrale nel garantire equilibri economici, politici e relazionali. Intanto i servizi socio-sanitari della regione soffrono.

Tagli indiscriminati fanno sentire il loro peso sul sociale di cui viene praticamente azzerato il fondo. Soffrono utenti ed operatori della sanità pubblica che hanno visto una continua emorragia di posti letto, di posti di lavoro, di risorse. Poche le voci che si levano contro la destrutturazione della sanità marchigiana a denunciare che i tagli fatti, il risparmio e la riorganizzazione sanitaria hanno moltiplicato poltrone e ridotto servizi. Le Marche, una regione virtuosa grazie ai suoi operatori sanitari e ai suoi utenti, sta facendo da capofila nella cancellazione della sanità pubblica in questo paese.

Quando fra qualche anno si potranno vedere le cifre del peggioramento delle condizioni di salute dei marchigiani, grazie alle scelte scellerate fatte, forse sarà troppo tardi per cacciare via a pedate vecchi e nuovi occupanti di poltrone.

Oggi mandare a casa tutta questa classe politica al potere – e all’opposizione distratta – prima di essere una scelta politica è un’azione di … salute pubblica.



FAI – Federazione Anarchica Italiana 

Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi
Gruppo “Francisco Ferrer” - Chiaravalle