martedì 31 maggio 2016

4 Giugno 2016


Una biblioteca da cui poter prendere libri in prestito, portarne di nuovi o scambiarne. Una biblioteca in cui fermarsi anche solo per una birra o per scambiare quattro chiacchiere al circolo anarchico. perchè un po' di socialità fa sempre bene, anche se la rivoluziò ancora non si è fatta solo coi libri.

C.S.L "Fabbri"

mercoledì 25 maggio 2016

Osservatorio infortuni Marzo Aprile 2016






































Una primavera che non porta nulla di nuovo per la sicurezza sul lavoro nelle Marche. A livello nazionale la chiusura dei processi più “famosi” sugli infortuni del lavoro, ci rende ben chiaro che, anche dopo decenni di processi, i padroni se colpevoli di volontarie negligenze, omessi controlli e nei
fatti assassini dei propri dipendenti, non vedono con timore la giustizia.
In pratica tra attenuanti, sconti e regali, non li vedranno mai pagare per gli infortuni causati dalla ricerca di profitto nelle loro aziende che li retribuiscono a suon di milioni. Noi e molti lavoratori lo denunciamo da tempo; l’insicurezza è la norma nei luoghi di lavoro e purtroppo le morti e gli infortuni che registriamo mese dopo mese, ne sono la prova tangibile. Le favole dei corsi, leggi e leggine facilmente aggirabili e derogabili, convincono solo chi non entra quotidianamente nei luoghi di lavoro. Tante sono le favole ormai non solo elettorali, che ci propinano e a cui pochi credono , come il miracolo turistico della Regione Marche , che dovrebbe nei fatti coprire la de-industrializzazione in atto, ma è sotto gli occhi di tutti che anche questo nuovo assetto economico, è basato su sfruttamento, voucher e lavoro sottopagato. I dati che vengono rilasciati da molti istituti di statistica sono lampanti, difficilmente fuorvianti; c’è nelle Marche un calo del 10% del PIL derivante dal manifatturiero, con un saldo negativo del primo trimestre 2016 di 110 imprese. Poco sopra i dati dell’anno precedente, non viene poi riportato che spesso le aziende che chiudono sono più strutturate in quanto a forza lavoro di quelle che aprono. Le morti in questo bel quadro continuano a salire, ( +16% nel 2015 rispetto al 2014, con 1172 morti in Italia) in forza anche del calo dell’aspettativa di vita, dei prospetti pensionistici e dell’emigrazioni di forza lavoro qualificata e giovane. E’ un precipizio quello che attende il sistema paese dovuto all’incapacità/volontà sia politica che capitalistico/economica della classe che si definisce dirigente, buona solo a dirigere il proprio conto in banca in paradisi fiscali e a tagliare salari e diritti a lavoratori che non vedono futuro. Purtroppo anziché alzare la testa e decidere per proprio conto che strada intraprendere, ci si accontenta delle briciole che ognuno riesce a sottrarre al vicino, gonfiando le vele di populismi vari ai danni di profughi,rifugiati e immigrati, che dopo aver vissuto il capitalismo nella sua natura, tra guerre e privazioni, cercano ora di venire nella ormai poco sfavillante Europa. Questa situazione può essere invertita solo da una presa di coscienza degli sfruttati, se sapranno indirizzare la disperazione della loro condizione in solidarietà e comuni interessi , per uscire da questo sistema economico e sperimentare altro.

08 Marzo -Sant’elpidio a mare - Muratore di 40 anni cade da un impalcatura dal terzo piano,
                  riporta politraumi
09 Marzo -Sant’elpidio a mare - donna di 36 anni rimane ustionata chimicamente mentre usava
                  solventi per tomaie
16 Marzo -Montecassiano - operaio colpito alla testa da un cestello grave, elitrasportato
                  Filotrano - dipendente della Rieco cade dal camion di rifiuti battendo la testa,
                  soccorso in gravi condizioni
26 Marzo -Fano - agricoltore rimane agganciato con i pantaloni al motocoltivatore che
                  gli passa sopra uccidendolo
30 Marzo -Macerata - tassista di 65 anni muore in un incidente stradale con il taxi
                  Castel di Lama - un vigile del fuoco riporta un trauma cranico dopo lo svenimento
                  per intossicazione nello spegnimento dell’incendio alla italpannelli,
31 Marzo - Montefortino - carrozziere di 55 anni rimane sotto la motozappa nel
                   terreno di proprietà, riporta ferite gravi e profonde rischia di perdere la gamba
1 Aprile - Cingoli - agricoltore finisce con la gamba sotto la motozappa, ferito gravemente
                 morirà nei giorni seguenti
2 Aprile - Osimo - un operaio di 52 anni dell’adriatica service rimane schiacciato al torace
                 e bacino dalle pale del carrello elevatore che stava riparando, era fine turno
                 le urla si sentono dalle aziende vicine elitrasportato in gravi condizioni
7 - Aprile - Monte san Giusto - schianto frontale per un furgone ferito il conducente di 31 anni
11 Aprile - Montecosaro - incidente in superstrada tra furgone e camion, autisti
                  estratti dalle lamiere, uno grave ed elitrasportato altri due feriti lievi
15 Aprile - San benedetto - Agricoltore di 56 anni cade da un olivo riportando traumi e
                   fratture alle gambe, elisoccorso
                   Tre Castelli - operaio cade da una scaletta battendo la schiena elisoccorso
20 Aprile - Palmiano - agricoltore si ribalta finendo sotto il trattore, riporta gravi fratture,
21 Aprile - Montecarotto - Agricoltore si ribalta finendo sotto il trattore cingolato,
                   gravemente ferito, elisoccorso
22 Aprile - Ancona - Operaio di 29 anni cade da una scala nei magazzini di trenitalia riporta
                   fratture multiple, un serio trauma addominale e rischia di perdere un orecchio
25 Aprile - A14 porto san giorgio - camion si ribalta, due autisti feriti lievi

domenica 15 maggio 2016

Domenica 22 maggio


-- CHIUNQUE PUO' PARTECIPARE --
 
2 Batterie, 2 Chitarre, Basso,Tastiera, Percussioni e Microfoni vari, con i quali potrete cantare, strillare, amplificare un qualsiasi strumento vogliate portarvi da casa.

La Jam è APERTA A TUTTI, questo significa che CHIUNQUE PUO' PARTECIPARE. Prendete uno strumento e suonate, arraffate qualcosa che non sia uno strumento e utilizzatelo come tale!
Non la band da un lato ed il pubblico dall'altro, ma l'occasione di raccogliere quanti più spiriti insieme in un unico grande evento in cui non vi sia alcuna distinzione tra artista e spettatore.

Gli strumenti sopra elencati saranno presenti e a disposizione di tutti, ma questo non toglie la possibilità, nel caso lo preferiate, di portarvi la vostra chitarra, il vostro basso, sassofono o arpa che sia. Tutto si può amplificare.

DOVETE ESSERE TANTI.

Per i più duri a morire ci sarà anche la bellissima CENA VEGAN tipica del CSL Fabbri.


Domenica 22 Maggio // Jesi, CSL Fabbri // h17:30
 

 

martedì 3 maggio 2016

Domenica 8 Maggio

|| 2 GRUPPI e 1 ARTISTA ||

Spazio socialità e Libreria ApertA

sempre FREE ENTRY
sempre dalle 17.30
sempre di domenica
sempre CENA VEGAN
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++GUFONERO++
- Rovereto pop sludge-

Piccola recensione: BAAAM BAAAM BOOOOM SPATASHHHH

gufonero.bandcamp.com
facebook.com/gufonerodiy/


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++SUPERMELODIA & ANDY BOROTALCO++
- Local Heroes - Punk...ma mooolto Punk -

Piccola Recensione: ZAN ZAN ZAN ZAN ZAN SGUAO SGUAO
facebook.com/Supermelodia

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GUEST ARTIST: Nicolò Menditto
 

Volantino 25 aprile


 

Se fascista


è un paese,


La politica italiana, prima delle idee, dei programmi o dei progetti, si preoccupa di far vedere che ha un capo. Un leader che ci mette la faccia, anche se nasconde una testa vuota. C’è chi vuole un direttorio e chi si fa chiamare giovani turchi, chi pensa al segretario che fu e chi sopra a tutti all’infallibilità del pontefice. Questo non è fascismo, ma è la cultura del paese in cui è nato il fascismo.

L’economia italiana vede dominare l’assenza di reddito, diritti, lavoro, in una guerra fra poveri che si contendono stipendi da fame. Il lavoro senza remunerazione per i giovani (e non solo) è diventato metodo e pratica diffusa nascosta sotto il nome di stage. Interi mesi o settimane se ne vanno via senza neanche il becco di un quattrino riconosciuto. Il ricatto di chiudere la porta in faccia, spostare la fabbrica in un altro paese, o accusare l’eterna crisi o le tasse esose, sono le argomentazioni di buona parte della classe dirigente italiana. Una classe brava a creare umiliazioni e sfruttamento. Questo non è fascismo. Questo è capitalismo, il sistema economico in cui si è sviluppato il fascismo italiano (e non solo).

La possibilità di opporsi o partecipare, proporre o essere informati, rappresentare insomma il paese reale in una qualche utopia di libertà democratica, si scontra con il potere mediatico del paese legale, che decide come sfruttare l’ambiente (trivelle e TAV), ostacolare l’istruzione pubblica, la sanità universalista o rubare il diritto alla pensione. Le ragioni che valgono sono quelle di chi urla più forte e non spiega ragioni. La paura dell’altro soffoca la solidarietà umana. Il più debole è colpevole di essere tale. Il più forte vince ed è applaudito. Questo è fascismo, quello italiano, tipico, con e senza camicia nera, lo stesso che ha continuato a prosperare dopo il ’45, si è alimentato delle gerarchie sociali, delle differenze di classe, delle disuguaglianze fra uomini e donne, fra Nord e Sud. E’ il fascismo delle stragi di Portella della Ginestra e di Piazza Fontana, del terrorismo di Piazza della Loggia e dei morti ammazzati come Pinelli e Mastrogiovanni, Aldovrandi, Cucchi e Uva, e troppi altri ancora. Questo è il fascismo italiano, quello del potere. Perché è il potere ad essere fascista non il popolo. Il popolo può essere vittima o complice, seguace o partigiano, ma in un modo o nell’altro pagherà sempre il prezzo di un sistema di gerarchia che si nutre dell’umanità ferita e umiliata.

Il fascismo non è per sempre, non è invincibile. Ha bisogno della vigliaccheria squadrista di Casa Pound o dell’omofobia delle sentinelle, del razzismo della Lega o della violenza di Forza Nuova. Il fascismo è però qualcosa che è già stata sconfitta dalla storia e dai popoli che, quando non sono vittime o complici, diventano antifascisti, combattono contro un sistema di sfruttamento e oppressione, violenza e menzogne che nelle stanze del potere si generano continuamente.

Forse ancora non c’è bisogno di tornare in montagna per difendersi da governi che cancellano diritti e diffondono menzogne. Di certo c’è bisogno di tornare ad essere protagonisti di una società più giusta, eguale e solidale, di conquistare diritti per i più deboli, diffondere una cultura che nega qualsiasi spazio a oppressioni ed oppressori. I motivi per essere antifascista sono tanti, metterli assieme, organizzarli, e dare loro voce e dignità politica significa dare forza all’antifascismo ogni giorno in un paese che ha bisogno di tutto, meno che del fascismo.



antifascista è un popolo in lotta



F.A.I. Federazione Anarchica Italiana
Sez. "M. Bakunin" Jesi        
Sez. "F. Ferrer" Chiaravalle